50 anni di Pooh commemorati con EVO

Il Reunion Tour è la celebrazione di mezzo secolo di attività di una band che dal vivo ha sempre avuto una qualità tecnica eccellente e un feeling straordinario con il suo pubblico.
I Pooh, in 5 con il ritorno di Riccardo Fogli, hanno salutato i loro fans con una scaletta di 50 canzoni, una per ogni anno di attività; una cavalcata attraverso uno sterminato repertorio raccolto in 32 album di studio, da parte di una band in forma smagliante, in uno show perfetto nei minimi dettagli.
Il palco del Reunion Tour è qualcosa di imponente (il service è Agorà), con i quattro altissimi LED wall centrali integrati in un gigantesco impianto luci, senza parlare degli infiniti effetti scenografici.

Ringraziamo Francesco De Cave, LD del Reunion Tour, per l’intervista che ci ha concesso.

Com’è nato questo progetto luci?
L’idea artistica dietro questo progetto è stata quella di creare un contenitore che potesse racchiudere un pezzo di ogni loro tour. I Pooh in ogni tournée tiravano fuori una cosa nuova; il fumo, i laser, gli scoppi, le gradinate con le luci incorporate, il loro logo.
In questo palco, molto bello, c’è un pezzo di ogni loro scenografia, un pezzo di ogni loro effetto creato in questi 50 anni di concerti.”

Quale è il motivo per la scelta degli EVO?
Mi serviva un prodotto leggero e versatile, che potesse diventare uno spot molto luminoso ma allo stesso tempo un beam; e l’EVO è uno dei pochi fari che riesce a fare questo, e con una notevole velocità dello zoom nello stringere da spot a beam.
Inoltre un ibrido compatto come l’EVO è stato un vantaggio dal punto di vista logistico e dell’installazione: meno macchine da trasportare, meno appendimenti, meno peso sulle strutture.
Parlando di versatilità, pensa che nei concerti di San siro cinque EVO sono stati utilizzati – disabilitando il pan e il tilt – da cinque operatori messi sulle cinque americane poste in diagonale tra gli schermi, come faro di controluce, uno per ogni Pooh.
In pratica i cinque operatori puntavano singolarmente ogni componente dei Pooh, usando gli EVO come dei seguipersona.
Io li gestivo dalla console, con gli stessi colori, gobo, intensità, temperatura colore degli altri EVO installati sulle americane.”

Come hai utilizzato gli EVO nei palasport?
Li ho installati sulle 5 americane verticali e sulle diagonali; su ciascun semicerchio di americana appeso alle due estremità del palco; appesi al ring centrale come followspot.
Li ho usati in una varietà di situazioni: controluce con i gobo; zoom stretto sui musicisti; disegno dello stage per restituire la tridimensionalità del palco; beam; addirittura come follow spot, su Facchinetti e D’Orazio.”
www.francescodecave.it

  • ANNO 2016
  • Prodotti utilizzatiEVO
  • Lighting DesignerFrancesco De Cave
  • ServiceAgorà