‘La voie de Johnny’ in tour con ALCHEMY 5

La voie de Johnny’ è una vibrante tournée del cantante Jean-Baptiste Guegan, che interpreta i successi di Johnny Hallyday, il rocker francese considerato un’icona nazionale, scomparso due anni fa.

Il tour di 50 concerti, in pieno svolgimento, è una sorta di macchina del tempo che beneficia di una voce – quella di Jean-Baptiste Guegan – identica all’originale e di una messa in scena minuziosa. Il disegno luci è stato creato dal talentuoso LD francese Jocelyn Morel, che utilizza in questo particolare progetto la nuova testa mobile Fresnel LED wash ALCHEMY 5.

L’intervista a Jocelyn Morel

Ho visto alcuni brani dello spettacolo allo ‘Zenith’ di Lille: che concerto!
Sul palco la scena è molto anni ’60. Non una semplice backing-band di 4 elementi, ma una vera orchestra con 3 chitarristi, una sezione fiati e tre bellissime coriste fasciate nelle minigonne.
E le luci sono fantastiche: il posizionamento, i movimenti e soprattutto i colori; c’è un momento acustico e intimista del concerto, con Jean-Baptiste e altri 5 musicisti seduti fianco a fianco; illuminati a pioggia e retroilluminati con colori pastello; veramente emozionante!
Jocelyn, nostalgia sia per Johnny che per i vecchi proiettori Fresnel?

Grazie. Sì, Johnny Hallyday vive in Jean-Baptiste, ma Jean-Baptiste non ha l’ambizione di prendere il suo posto.
Lui ha il suo repertorio, e interpreta Johnny per il suo piacere e il piacere dei fan, che riscoprono con lui l’emozione dell’esibizione dal vivo di Johnny.
Lo show di Lille è stato uno dei primi del tour, e il disegno luci è cambiato un po’ da allora.

Il concerto vive di differenti momenti. In quello ‘unplugged’, con i musicisti sugli sgabelli, il palcoscenico è praticamente illuminato SOLO dagli ALCHEMY 5.
Non provo nostalgia per le proiezioni dei Fresnel; mi interessa invece la possibilità di trovare quella qualità del fascio in un apparecchio moderno e orientato al futuro. In questo senso, ALCHEMY 5 permette di superare gli svantaggi di molti proiettori a LED, pur mantenendo la maggior parte dei vantaggi.
È un proiettore che può riprendersi un ruolo che non esisteva più e che i lighting designer hanno dovuto rimpiazzare con una serie di compromessi.
L’ho capito appena ho visto l’ALCHEMY 5 a Francoforte: mi ha subito conquistato.”

Jean-Baptiste ti ha dato qualche suggerimento o hai progettato il light show da solo?

Ho avuto totale libertà, e la fiducia sia di Jean-Baptiste che della produzione per realizzare l’illuminazione dello spettacolo.
I vincoli sono il budget totale, i limiti di volume dei camion, e ciò che lo spettacolo e la musica richiedono come atmosfera e illuminazione, il look che meglio vi si adatta.

Hai appeso gli ALCHEMY 5 sopra Jean-Baptiste e li hai sistemati dietro di lui in controluce; perché?

ALCHEMY 5 ha un ruolo molto importante nell’illuminazione dello spettacolo, in cui le proprietà eccezionali dei suoi colori e la purezza della sua proiezione sono molto apprezzati.
Ce ne sono alcuni a terra, dietro l’artista, che utilizziamo per distaccare Jean-Baptiste dallo sfondo e per creare uno spazio definito intorno a lui. Sono essenziali nel design complessivo per elaborare i diversi effetti luminosi intorno agli artisti.
Gli ALCHEMY 5 appesi sopra il palco sono talvolta usati per una luce mirata sui diversi musicisti e su Jean-Baptiste, o semplicemente come proiettori di effetti.

Quale modalità hai usato (CCT / Advanced / Basic / Expo / CMY)?

“Modalità CMY”.

Hai creato le tue palette personalizzate o hai usato le emulazioni delle gelatine?

Non utilizzo le macro, ma la mia palette personalizzata; preferisco concentrarmi su quello che vedo con i miei occhi o attraverso le telecamere.”

Hai usato il CTC per bilanciare il bianco delle lampade a scarica o per emulare altre fonti, ad es. tungsteno?

Sì, a volte cerco bianchi alogeni e talvolta bianchi freddi. Dipende dalle canzoni, ma il fatto che possiamo emulare qualunque tipo di sorgente è assolutamente fantastico. Un’altra prova di quanto sia rilevante questo proiettore.
Questo è uno dei plus dell’ALCHEMY 5. In certi casi si usano dei filtri per ottenere questo risultato, ma con una qualità ben diversa. Qui invece l’efficacia è sempre massima e rappresenta la vera essenza del proiettore.

Quali funzioni dell’ALCHEMY 5 ti sono state più utili per creare il disegno luci di “La voie de Johnny”?

Piuttosto che una funzione o l’altra, direi che tutte le caratteristiche del proiettore hanno il loro posto in questo spettacolo e mi hanno permesso di ottenere un’illuminazione davvero efficace.
Gli ALCHEMY 5 sono circondati da sorgenti molto potenti, ma con le dovute attenzioni non hanno problemi a convivere con loro, perché hanno una qualità della luce unica e una capacità di sintesi colore incredibile. Molti membri del team, anche quelli non impegnati nell’illuminazione, sono rimasti sorpresi dalla bellezza delle tinte create con questi proiettori.

  • ANNO 2019
  • Lighting designerJocelyn Morel
  • Prodotti coinvoltiALCHEMY 5