Le KATANA esaltano ‘Lucia di Lammermoor’

Lo scorso 7 Dicembre il Teatro dell’Opera di Kiel, in Germania, ha messo in scena una nuova edizione di ‘Lucia Di Lammermoor’ di Gaetano Donizetti. La nuova produzione teatrale si dimostra audace e innovativa per il particolare utilizzo dell’illuminazione.

In questa ‘Lucia Di Lammermoor’ le luci non svolgono il loro ‘tradizionale’ compito di illuminare il palcoscenico e la scenografia; invece creano esse stesse lo spazio scenico; nel senso che la luce diventa la materia di cui è composta la scenografia.

I fasci di luce adeguatamente modulati e colorati diventano sipario, scene, quinte, fondale.
In un certo senso, le luci non illuminano solo il dramma, ma diventano parte di esso, condividendo l’azione con gli artisti e il coro.

L’intervista a George Tellos – Lighting Designer di ‘Lucia di Lammermoor’

La messa in scena di ‘Lucia di Lammermoor’ – dai costumi al trucco del soprano Hye Jung Lee – è molto ‘originale’ rispetto alle produzioni più ‘tradizionali’ di quest’opera.
Descrivi il tuo particolare approccio alla sua illuminazione.

“Il teatro dell’Opera di Kiel ci ha contattato lo scorso Marzo per questa produzione. La prima cosa che ci hanno chiesto è stata quella di verificare se fosse possibile creare una scenografia ‘immateriale’, cioè fatta esclusivamente di luce.
Il Prolight and Sound era dietro l’angolo in quel momento, quindi abbiamo colto un’eccellente opportunità per condividere i nostri primi pensieri con gli ingegneri della DTS presso il loro stand a Francoforte.”

Le barre LED KATANA sono i proiettori più ‘centrali’ e drammaticamente presenti sulla scena.
Come le usi in questa particolare edizione di ‘Lucia di Lammermoor’?

Le KATANA sono il nostro strumento principale per creare immagini. Le usiamo per ‘costruire’ gabbie, pareti, sipari luminosi, fondali, luci d’accento, ecc.
Abbiamo fissato 21 KATANA ad un anello scorrevole di 11 metri di diametro appositamente costruito, appeso sopra il palcoscenico.
Inoltre ne abbiamo collocate altre 8 sul pavimento, installate su speciali piattaforme semoventi controllate a distanza. È stato davvero fantastico, perché oltre al dinamismo della proiezione pixel-by-pixel e al tilt motorizzato delle KATANA, abbiamo potuto guidarle attorno al palco e posizionarle in punti differenti a seconda della scena!

Hai anche inserito i CORE e i NICK NRG 1201 nell’impianto di illuminazione; dove sono collocati e come vengono utilizzati?

Abbiamo usato un CORE come proiettore speciale, collocato in una posizione davvero unica del teatro, dietro all’ultima fila di poltrone, a 50 metri dal palco.
Volevamo creare un ‘tubo’ di luce intensissimo e molto stretto, e il CORE lo ha fatto. Inoltre abbiamo usato i NICK NRG 1201 come luce chiave, sono teste mobili LED estremamente utili, un vero cavallo di battaglia con il quale ho avuto il privilegio di lavorare a Sochi, quando ho realizzato il progetto illuminotecnico per i Giochi olimpici in Russia.”

Come viene gestita l’illuminazione durante la performance?

Tutte le cue sono stati pre-registrate; circa 120.
Il Direttore di Scena richiama le cue e contemporaneamente controlla le varie macchine sceniche motorizzate.”

Hai usato dell’haze per evidenziare le proiezioni?

“Uno spettacolo senza haze è come un motore Ferrari senza rombo…
L’haze è molto importante per evidenziare e dare corpo all’illuminazione; lo uso sempre anche se non ne ho bisogno!

Vorrei ringraziare il Sig. Reinhard Linden del Teatro dell’Opera, che fin dall’inizio è stato convinto che con quei proiettori avremmo ottenuto l’effetto che desideravamo.”

Ringraziamo George Tellos per l’intervista che ci ha gentilmente concesso.

George Tellos – Biografia

Nato a Francoforte, in Germania, ha studiato all’Universitaet Des Saarlandes e al Dipartimento di Studi teatrali presso l’Università di Atene in Grecia.
Al termine dei suoi studi ha iniziato la sua carriera nell’illuminazione, acquisendo esperienza nel campo dell’illuminazione di palcoscenici e concerti.
Ha lavorato come lighting designer in numerosi eventi in tutto il mondo, dai concerti live e spettacoli teatrali, ai progetti architetturali, dagli spettacoli di musica e danza ai convegni e spettacoli televisivi.

all’ottobre 2009 dirige i due uffici di progettazione illuminotecnica della LIGHTING ART a Francoforte e ad Atene.
Dal 2013 è co-fondatore dello studio di illuminazione architetturale ARTIC con sedi a Riyad, Atene e Francoforte.

Nel 2014 ha illuminato l’’Olympic Medals Plasa’ alle Olimpiadi invernali di Sochi.

Il suo progetto ‘Reflection Breakups’ è stato premiato ed esposto al Luminale 2016 di Francoforte.
Le sue installazioni artistiche ‘Lighting Art DXB’ e ‘Reflections of Dubai’ sono attualmente esposte al Burj Plaza di Dubai.