“Stoppavo amici e conoscenti per strada, gli chiedevo mille lire e dicevo: da ora sei iscritto all’Hot Club Perugia”.
Carlo Pagnotta, classe 1933, racconta così la nascita dell’Hot Club Perugia, un’idea che prese forma nei primi anni ’50 dagli scambi che avvenivano a “lume di vinile” in un negozio di dischi di Perugia tra lui e un piccolo gruppo di appassionati di jazz. Dall’esperienza dell’Hot Club, di cui rimangono storici i concerti di Louis Armstrong nel 1955 al Teatro Morlacchi e di Chet Baker nel 1956 alla Sala dei Notari, si fa forte l’urgenza di creare un evento in grado di poter dare non solo un’alternativa culturale capace di dare spazio da subito a nomi internazionali del jazz ma anche una possibilità di turismo e notorietà per l’amata Umbria.
Carlo fonda così Umbria Jazz di cui diventa sin da subito direttore artistico, carica che ricopre tutt’oggi. È il 1973, e inizia una storia fatta di grandi successi, momenti complessi e una passione inesauribile che porta Umbria Jazz a cambiare, modificarsi, evolversi, rimanendo sempre centrata sull’obiettivo principe di legare una visione internazionale alla promozione di una grande piccola regione.
Fonte (https://www.umbriajazz.it/storia/)